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Nascita e Sviluppo del Conscious Body

Parte I. Introduzione al Conscious Body

 

Nel 1988 avevo appena cominciato a lavorare come facilitatore di Voice Dialogue.  I clienti venivano da me per le ragioni più svariate, da difficoltà lavorative a problemi più personali. Il Voice Dialogue insegna che tutti noi siamo composti da una moltitudine di sé interiori, ognuno dei quali ha un'identità energetica propria. 

 

I facilitatori di Voice Dialogue utilizzano un metodo particolare per dialogare con questi sé, e molto spesso quello che essi hanno da dire è incredibilmente significativo per comprendere perché i clienti sentono e si comportano in un certo modo.  Il metodo del Voice Dialogue mi è stato utile in moltissime occasioni per aiutare un cliente a superare le sue difficoltà.

 

In aggiunta alla mia formazione come facilitatore Voice Dialogue sono specializzata in terapie somatiche e relative al corpo. Per questo motivo, molti clienti mi chiedevano aiuto per risolvere dei problemi fisici. Spesso erano stati indirizzati da dottori o psicoterapeuti che conoscevano il mio lavoro, e sapevano che avevo avuto successo nell'aiutare persone con sintomi che la medicina tradizionale non era stata in grado di curare. Nella maggior parte dei casi ero riuscita ad alleviare questi sintomi utilizzando varie terapie e metodi di riabilitazione a livello fisico.  Tuttavia, nonostante i miei sforzi, i sintomi di alcuni clienti non miglioravano o, se miglioravano, ritornavano invariabilmente poco tempo dopo. A me sembravano "bloccati". Cominciai a chiedermi perché non si trovava una soluzione per i loro sintomi. Che cosa impediva loro di guarire?

Entrare nel Regno Simbolico

Cominciai a sospettare che ci fosse in ballo qualcosa di più di un semplice sintomo fisico mentre lavoravo con una donna che chiamerò Janet. Janet venne da me per un dolore cronico a livello lombare. Riuscii ad allentare in parte la sua tensione muscolare con varie terapie manuali, ma dopo un po' il dolore ritornava sempre.  Un giorno, durante una seduta, decisi di provare qualcosa di nuovo. Chiesi a Janet di concentrarsi sul suo dolore lombare e di aspettare per vedere se emergeva qualcosa. Benché non mi aspettassi niente di preciso, rimasi sorpresa quando lei disse: "Vedo una colomba."

 

Che cosa poteva mai significare?

 

Chiesi a Janet se stava emergendo qualcos'altro.  Lei rispose: "Adesso vedo un crocifisso."

 

Non avevo idea di che cosa stesse succedendo, ma ero affascinata dall'idea che dal dolore alla schiena potesse emergere simili immagini.  Da quel momento cominciai a chiedere ad altri clienti di concentrarsi sui loro sintomi e di aspettare che emergesse qualcosa.  Tra le cose che i clienti dissero di vedere c'erano un gigante peloso, una palla di piombo e una capanna di paglia. Forse il loro corpo stava cercando di comunicare qualcosa utilizzando il linguaggio simbolico, proprio come il nostro inconscio fa quando sogniamo. 

 

E poi un giorno arrivò Margaret, che mi chiese aiuto con il suo matrimonio.  Nello specifico, mi chiese di aiutarla ad affrontare la sua riluttanza ad avere rapporti intimi con suo marito. 

 

Margaret era una donna di mezza età, intelligente, gentile e con una voce morbida.  Lavorammo alcune settimane con il Voice Dialogue per metterci in contatto con i sé che potevano essere coinvolti nel problema dell'intimità. Margaret fece la conoscenza del suo sé Timido e di un sé opposto che invece amava il contatto sensuale e sessuale.  Tutto questo, però, non risolveva comunque il suo problema. Poi un giorno, senza alcun preavviso, Margaret ebbe un attacco di panico del bel mezzo della nostra seduta. La sua frequenza cardiaca aumentò considerevolmente e si sentiva sempre più ansiosa.  Essendo io una terapeuta somatica, le chiesi se potevo appoggiare una mano sul suo cuore. Lei acconsentì, e quando appoggiai la mano sentii il suo cuore che batteva all'impazzata - un chiaro sintomo di un attacco di panico. 

 

A quel punto suggerii che provassimo a contattare il suo cuore, e Margaret acconsentì.  Le chiesi di chiudere gli occhi e di lasciare che emergessero immagini o messaggi, per quanto strani potessero essere, dall'energia del suo cuore.

 

Lei disse che vedeva un gattino che soffiava e scopriva i denti.

 

Il suo cuore, nel frattempo, continuava a battere all'impazzata. Le chiesi se potevo parlare direttamente con questo gattino. Margaret acconsentì. Allora dissi: “Ciao, gattino. Puoi raccontarmi qualcosa di te?”

 

“Le mie unghie sono affilate. Voglio usarle per qualcosa.”

 

“Per che cosa vorresti usarle?” chiesi, rendendomi conto che questo simbolo era qualcosa di più di un semplice gattino.

 

“Per mandare via le persone cattive.”

 

Da queste parole, e dall'energia tagliente con cui erano state pronunciate, intuii che un sé stava cominciando a prendere forma.  “Sembra che ci sia una parte di Margaret che vuole mandare via le persone cattive.” dissi.

 

“Sssì.” sibilò il gattino.

 

“Posso parlare con questa parte?” chiesi io.

 

Margaret annuì e fece una pausa, per permettere a quella parte di emergere. A quel punto ripresi la conversazione da dove era stata interrotta. “E così tu vuoi mandare via le persone cattive...?”

 

“Sì.” mormorò quella parte, quasi impercettibilmente.

 

Sentivo che c'era in Margaret un'energia che aveva bisogno di incoraggiamento per poter essere presente. “Che cosa vorresti dire alle persone cattive?” chiesi.

 

Questo sé sussurrò sommessamente: “Basta, vattene di qui, vorrei che morissi in questo istante.”

 

“A chi stai parlando?" chiesi, la mia mano sul cuore di Margaret che continuava a battere furiosamente.

 

“Le persone che mi hanno trattato così male.” sussurrò lei.  Suonava come un Bambino Interiore che era stato ferito profondamente. Ora che avevamo trovato il sé nascosto, fummo in grado di contattare la sua energia in pieno.

 

“E' un bene che tu dica queste cose in modo esplicito.” lo incoraggiai. “Ma le tue sono parole molto forti, e io mi chiedo: se le stessi dicendo a qualcuno lo faresti sussurrando?”

 

“Immagino di no.” disse questo Bambino Ferito in tono sommesso. Dopodiché ripeté quelle parole ad un volume di voce normale.

 

“Così va meglio.” dissi io, “Ma se stessi dicendo queste parole a qualcuno che ti ha fatto del male, quanto forte vorresti dirle veramente?"

 

Il Bambino Ferito fece un respiro profondo e poi, con tutta la forza di cui era capace, gridò:

 

"BASTA!" VATTENE DI QUI! VORREI CHE MORISSI IN QUESTO ISTANTE!".

 

A quelle parole il battito cardiaco di Margaret rallentò all'istante, e il suo cuore riprese un ritmo normale. 

 

Margaret se ne accorse immediatamente, e chiese stupefatta: "Che cos'è successo?" In quel momento non avevo idea di quanto quella domanda sarebbe stata significativa per il mio lavoro futuro.

Che Cosa È Successo? Simbolo, Se', Far Scorrere L'Energia

A Margaret accaddero tre cose. Queste tre cose diventarono poi i pilastri di quello che in seguito avrei chiamato il processo di Conscious Body.

 

In primo luogo, concentrandosi sul sintomo del battito cardiaco accelerato Margaret era stata in grado di accedere ad un simbolo - nel suo caso, un gattino che soffiava. Da dove veniva questa immagine simbolica del gattino che soffia? Ho scoperto che C.G. Jung è stato il più perspicace nello spiegare il potente ruolo dei simboli a livello sia conscio che inconscio.  Da parte mia ho portato avanti le sue intuizioni applicandole al corpo, e ho creato il termine "psiche del corpo" per indicare questo complesso di corpo, coscienza ed inconscio. Mi sono resa conto che, proprio come i sogni, anche la psiche del corpo utilizza il linguaggio simbolico.

 

 I simboli che emergono dalla psiche del corpo possono assumere varie forme. Possono apparire come semplici immagini visive, come un gattino che soffia, oppure possono manifestarsi attraverso il movimento, ad esempio un cliente che comincia a ondeggiare una mano come se stesse ballando.  O ancora possono emergere come sensazioni cinestetiche nel corpo, ad esempio una sensazione di nausea allo stomaco.  Nel Conscious Body, questi tre tipi di simboli - immagini, movimenti o sensazioni cinestetiche - sono quelli che emergono più frequentemente dai sintomi fisici. Accade più di rado che emergano simboli appartenenti ai canali dell'olfatto, dell'udito o del gusto.

 

Secondariamente, il simbolo del gattino di Margaret ci aveva condotte a quello che io chiamo "il sé nascosto dietro al sintomo".  In questo caso, il sé era un Bambino Ferito ed Arrabbiato.

 

Partendo da un sintomo fisico, quindi, Margaret era riuscita a far emergere un profondo trauma su cui lavorammo in seguito.

 

Il terzo avvenimento significativo era stato far scorrere l'energia di questo Bambino Ferito ed Arrabbiato all'interno della psiche del corpo ed attraverso il sintomo. Per Margaret, questo successe quando il Bambino Ferito si sentì abbastanza protetto da emergere e pronunciare le parole che non aveva mai avuto il coraggio di dire prima di quel momento.  Pronunciare queste parole proibite a voce sempre più alta permise al Bambino Ferito di raggiungere la sua piena espressione energetica.  Fu proprio la sua energia che, percorrendo il corpo di Margaret, mise fine all'attacco di panico. 

 

Sono consapevole che i lettori potrebbero chiedersi se il contatto fisico con la mia mano non abbia contribuito ad attenuare il sintomo.  Personalmente non credo che sia stato così. Il tipo di tocco che utilizzai era impersonale e obiettivo, non rasserenante o amorevole. Il mio gesto aveva due scopi: aiutare Margaret a concentrarsi sul sintomo del battito cardiaco accelerato e permettere a me di monitorare eventuali cambiamenti in esso.  Poiché la mia mano rimase sul suo cuore per tutto il tempo, so con certezza che il suo battito non si normalizzò fin quando il suo sé nascosto non gridò di rabbia. Quando Margaret espresse quella rabbia vecchia di decenni io percepii uno spostamento energetico significativo.  Una nuova energia stava scorrendo attraverso di lei, e grazie a questa energia il sintomo scomparve: il suo cuore smise di battere all'impazzata. 

Il Processo del Conscious Body

Col tempo ho imparato che non importava se il problema era un'emicrania, un'eruzione cutanea, una malattia polmonare o un cancro: vi era sempre un sé nascosto che emergeva da questi sintomi. Mi sono resa conto che malattie, disordini e sindromi varie hanno tutte una caratteristica comune: sono un segnale della psiche del corpo che ci indica un sé nascosto nel profondo, che ha bisogno di essere scoperto, riconosciuto ed ascoltato.

 

E' estremamente importante, sia per i facilitatori che per i clienti, rendersi conto del fatto che questi sé nascosti ed inconsci non sono la causa dei sintomi fisici. Piuttosto, si servono dei sintomi fisici per richiamare la nostra attenzione sul loro urgente bisogno di uscire allo scoperto ed avere la possibilità di vivere, espandersi e crescere. 

 

A questo punto non dovrebbe forse sorprendere il fatto che i clienti riferivano di provare un grande sollievo nel momento in cui sperimentavano la liberazione delle loro energie represse.

Qualcosa stava chiaramente funzionando, ma cosa?

 

Dopo innumerevoli sedute cominciai a comprendere il modo in cui funziona la psiche del corpo, ed imparai a lasciarmi condurre da essa.  A tempo debito trovai anche alcuni metodi per accelerare il processo di scoperta ed espressione di questi sé nascosti. E' così che si è progressivamente sviluppato il Conscious Body, un metodo che incorpora tutto quello che avevo scoperto fino a quel momento.

 

Questo metodo richiede di solito una serie di fasi. A volte inizia e si conclude durante un'unica seduta, ma più spesso ne sono necessarie più di una. In molti casi, poi, può dilungarsi ulteriormente nel momento in cui il Conscious Body si mescola al percorso interiore che il cliente stava già facendo. 

 

Qui di seguito descriverò i fondamenti del Conscious Body così come è utilizzato al giorno d'oggi. (Questo metodo è in realtà molto ricco e complesso, e non sarebbe possibile descriverlo al completo in questo articolo.)

 

Fare un'anamnesi completa, con particolare attenzione ai sé Mentali

Si comincia parlando del motivo per cui il cliente ha deciso di fare una seduta.  Mentre il cliente racconta la sua storia io in realtà sto ascoltando i suoi sé Mentali, ovvero i sé che posseggono tutte le informazioni e le spiegazioni a proposito del sintomo. Il primo a emergere tra questi sé è il sé Razionale, il cui compito consiste nel raccogliere e comunicare tutti i dati concreti: risultati di esami medici, quanti e quali dottori sono stati consultati e così via. A questo punto fa la sua comparsa il sé Interpretativo, che vuole a tutti costi trovare una spiegazione logica per questo sintomo. Il sé Interpretativo può approcciare il problema da diverse angolazioni.  Magari cercherà una soluzione nel rapporto causa/effetto, ad esempio: "La schiena mi fa male perché sto lavorando troppo." Oppure proverà a trovare un collegamento tra il sintomo ed un possibile vantaggio secondario, come: "Mi è venuto mal di schiena perché devo imparare a lasciare che gli altri si prendano cura di me." O ancora, questo sé potrebbe provare a spiegare il sintomo attraverso metafore linguistiche: "Il dolore alla parte inferiore della schiena è dovuto alla sensazione di inferiorità che ho provato durante una discussione con il capo al lavoro." Per quanto tutte queste ipotesi sull'origine del sintomo possano suonare molto convincenti, mi sono resa conto che sono molto diverse da ciò che poi emerge durante il processo del Conscious Body.  Da parte mia continuo a chiedere al cliente: "Che altre idee hai sull'origine di questo sintomo? E poi? Che altro?" fino a che non percepisco che i sé Mentali hanno elencato proprio tutto quello che sanno. A quel punto, e solo a quel punto, possiamo accedere liberamente al regno non razionale della psiche del corpo. 

 

Ascoltare le preoccupazioni dei sé Guardiani 

Una volta che i Mentali hanno detto la loro, è il momento di chiedere il permesso di parlare con il Guardiano di questo percorso interiore. Questo sé, che può emergere in molte forme diverse, ha molti dubbi e preoccupazioni riguardo all'esplorare il nostro mondo interiore.  E' importante comunicare con esso e chiedergli sia dei consigli che il permesso di procedere.

 

Ho scoperto che nel processo del Conscious Body ci sono due tipi di sé Guardiano, entrambi molto importanti, che possono emergere in qualunque momento durante una seduta: 1) Il Guardiano delle Emozioni, che di solito si sviluppa molto presto nella vita di una persona, inibisce quelle emozioni che in passato sono state giudicate inaccettabili o per le quali si è stati persino puniti.  2) Il Guardiano dei Ricordi, il più potente di tutti, emerge quando percepisce che nel passato di un cliente è successo 'qualcosa di brutto'. Il suo compito è proteggere il cliente da ricordi spaventosi od opprimenti. Quando percepisco la presenza di questi Guardiani così importanti mi prendo del tempo per parlare con loro, ascoltare le loro preoccupazioni e chiedere il loro consiglio sul modo migliore per proteggere il cliente.

 

Rilassamento guidato

Una volta che il Guardiano del percorso interiore ha dato la sua autorizzazione a procedere si arriva alla fase del rilassamento, dove chiedo al cliente di sdraiarsi (su un divano, un lettino, il pavimento). Lo scopo di questa posizione è di distaccarsi dal pensiero razionale. Durante la seduta di Conscious Body anche il facilitatore deve sganciarsi dalla propria razionalità, per poter sostenere il cliente a livello energetico nel suo processo di scoperta interiore.

 

Entrare nel regno simbolico

Quando il cliente è completamente rilassato lo invito a concentrarsi sull'energia del sintomo, e ad aspettare che emerga qualcosa dal regno simbolico. Questo qualcosa può essere un'immagine, un movimento, una sensazione o anche un odore, un suono o un gusto particolare.

 

Indipendentemente dalla forma che assume, quando il simbolo si presenta io comunico con esso. Qualunque simbolo può parlare - un fiore, un corridoio, un dito che si dimena. Come osservò Jung, i simboli sono portatori di energia psichica.  Nella psiche del corpo tutte le forme simboliche hanno una propria coscienza, che permette loro di esprimere pensieri ed emozioni.

 

Scoprire il sé nascosto dietro al sintomo

Questa è la fase più impegnativa di tutto il percorso. I simboli che emergono sono spesso piuttosto criptici, e il sé che sta cercando di emergere può essere difficile da trovare. Durante l'esplorazione del simbolo è essenziale che il facilitatore faccia le domande giuste con il tono giusto, cosicché le caratteristiche di questo sé nascosto possono rivelarsi con delicatezza e al loro ritmo.  È molto importante che il facilitatore sia aperto verso ogni possibilità e non cerchi di affrettare la scoperta di questo sé. Ad esempio: un giorno venne da me una donna di 70 anni che soffriva di colite ulcerosa.  Dopo il rilassamento guidato, si è concentrata sulla sua colite ed è comparso come simbolo una mongolfiera. Mentre questa mongolfiera parlava io cominciai ad intuire, dalla sua voce chiara ed infantile, che stava emergendo un sé molto giovane. Così chiesi: "Quanti anni hai?" Questo sé rispose: "Mmm... tre."

 

Era chiaramente presente un Bambino Interiore, e sapevo che era necessario trattarlo con molta delicatezza. Questo Bambino era il sé che si nascondeva dietro la colite, e quando gli fu permesso di essere presente e di esprimere la sua tristezza il dolore scomparve. Una funzione molto importante che il facilitatore svolge è garantire che ogni nuovo sé si senta benvenuto ed accolto - come un amico assente da molto tempo che finalmente ritorna a casa.

 

Nel corso degli anni, da quando ho iniziato a lavorare con il Conscious Body, mi sono resa conto che ci sono quattro tipi di sé rinnegati che possono emergere da un sintomo fisico:

  • Gli Opposti della Vita Quotidiana, come ad esempio un sé Spensierato ed uno Responsabile. 

  • Sé che custodiscono emozioni inespresse.

  • Bambini Interiori non riconosciuti.

  • Sé che custodiscono un trauma nascosto.

 

Capita spesso che questi quattro tipi di sé si sovrappongano, come era accaduto nel caso dell'attacco di panico di Margaret, in cui un Bambino Interiore aveva bisogno di esprimere delle emozioni a proposito di un trauma.

 

Far scorrere l'energia attraverso il sintomo per raggiungere una potenziale guarigione

Quando questa energia rinnegata viene incorporata e le viene permesso di esprimersi a pieno, il sé rinnegato prende vita. Il Conscious Body mette in evidenza ed amplifica questa espressione energetica, permettendo all'energia di questo sé ritrovato di scorrere intensa attraverso il corpo.

 

Questo fiume di energia precedentemente rinnegata può modificare gli equilibri del corpo in modo così drammatico da far scomparire un sintomo fisico. Riassumendo, questa nuova energia funge da 'medicina' per guarire il sintomo in questione.  {ME potrebbe concludersi qui}

 

Concludere la seduta e progettare il lavoro successivo

Al termine della seduta il cliente può cominciare ad accogliere questo nuovo sé nella sua vita quotidiana.  Per sostenerlo in questo cambiamento utilizzo il processo dell'Ego Consapevole creato da Hal e Sidra Stone. In questo processo il cliente impara ad essere presente tra i due sé opposti (il sé rinnegato appena scoperto e il sé primario che gli si oppone) e a percepire la tensione di entrambe le loro energie. Da questa tensione dinamica si sviluppa una sorta di spazio al centro che viene chiamato Ego Consapevole. Nel processo dell'Ego Consapevole il cliente sviluppa la capacità di fare scelte e prendere decisioni che onorino entrambi i sé.

Parte II. Analisi della Documentazione sul Conscious Body degli Ultimi Dieci Anni

 

Durante i primi anni di lavoro con il Conscious Body non avrei mai pensato che, un giorno, avrei avuto a disposizione abbastanza casi da giustificare un'analisi statistica. Tuttavia man mano che il numero di clienti aumentava, così come il numero di racconti e testimonianze, mi sono resa conto che ero effettivamente in grado di analizzare l'estensione e l'efficacia di questo lavoro. In particolare, volevo sapere che tipo di sé emergeva più frequentemente dai vari sintomi, e quanto erano efficaci gli spostamenti energetici provocati dalla comparsa di questi sé per alleviare o eliminare il sintomo in questione.

 

I dati per questa analisi sono stati ricavati dalla mia pratica di facilitatore e dai miei laboratori di Conscious Body dal 1995 al 2004. Dei 144 clienti che hanno seguito un percorso di Conscious Body durante questi 10 anni, alcuni presentavano più di un sintomo.  In totale, quindi, sono stati analizzati 218 sintomi.  (Maggiori informazioni su questa analisi si possono trovare nella versione completa di questo articolo.) Vorrei nuovamente sottolineare che io definisco sintomo qualunque manifestazione della psiche del corpo, che siano malattie, disordini o sindromi di vario tipo. Il Conscious Body li tratta tutti allo stesso modo.

1. Con quale frequenza è emerso un sé dal sintomo in questione?

Dei 218 sintomi presi in considerazione, è apparso un sé in 193 di essi. Sarebbe a dire che è emerso un sé nell'88% dei casi.

 

  NOTA: I 21 casi di 'incerto' riflettono la mia iniziale mancanza di familiarità con i se' legati ad un trauma. Con le mie conoscenze di adesso credo che la percentuale di sé che emergono da un sintomo sarebbe più alta dell'88% qui indicato.

2. Come hanno reagito i sintomi?

 Molti clienti hanno riferito che erano avvenuti dei cambiamenti nel sintomo, o durante la seduta stessa o in una seduta successiva. Questi cambiamenti sono stati classificati come segue:

  •  Scomparsa del sintomo - esempio: una giovane donna venne da me perché non aveva mai avuto il ciclo mestruale tranne che nei due anni in cui aveva preso la pillola anticoncezionale. Dopo una seduta di Conscious Body la cliente disse che il suo ciclo era cominciato regolarmente.

  • Miglioramento - esempio: un uomo che soffriva di crampi in tutto il corpo fece una seduta di Conscious Body e disse in seguito: “Ho ancora dei dolori, ma va meglio."

  • Nessun cambiamento - esempio: un uomo che da bambino aveva sofferto di poliomielite fece delle sedute per affrontare i dolori e il fatto che zoppicava in modo pronunciato. Il cliente riferì in seguito che le sedute non avevano portato a nessun cambiamento.

 

In questo caso il numero dei sintomi è stato ridotto da 218 a 144, in modo che ogni cliente sia rappresentato da un sintomo.  I risultati dimostrano che, di questi 144 sintomi, il 63% è scomparso, il 22% è migliorato e il 15% non ha riportato alcun cambiamento. Di conseguenza, l'85% dei clienti ha tratto beneficio dal lavoro del Conscious Body.

3. Nel caso dei sintomi che sono scomparsi, quante sedute sono state necessarie?

Dei 91 sintomi che sono scomparsi, in quasi la metà dei casi (46%) eè stata necessaria una sola seduta. Nell'11% dei casi due o tre sedute, e nel 12% dei casi ne sono state necessarie quattro o cinque.

 

In conclusione, il percorso di Conscious Body inizia con l’ascoltare il cliente che spiega la storia e le caratteristiche del suo sintomo. Dopo che tutte queste informazioni sono state discusse nel dettaglio, il cliente è pronto per muoversi al di là della razionalità. A questo punto il facilitatore dialogherà con il sé Guardiano per ascoltare le sue preoccupazioni e ricevere consigli su come procedere. In seguito guiderà il cliente in un processo di visualizzazione per rilassare sia la mente che il corpo.

 

Nel momento in cui sia il facilitatore che il cliente si distaccano dalla mente razionale, il Conscious Body li guida in un viaggio di pura scoperta. Il facilitatore invita il cliente a concentrarsi sul sintomo e ad aspettare che dal regno della psiche del corpo emerga un simbolo.

 

Se il simbolo emerge il facilitatore lo tratterà come un’entità vivente a tutti gli effetti: dialogherà con questo simbolo creando, nel frattempo, uno spazio energetico per il sé che si nasconde dietro al sintomo. Quando questo nuovo sé viene identificato il facilitatore lo sostiene energeticamente mentre esprime i suoi desideri e bisogni, spesso per la prima volta. Nel momento in cui l’energia repressa di questo sé viene liberata e scorre attraverso il corpo, i sintomi spesso svaniscono. Nelle sedute seguenti il cliente imparerà ad incorporare questo sé ritrovato nella sua vita quotidiana, un processo che spesso porta ad una crescita personale oltre che alla guarigione da un determinato sintomo.

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